Con l’aprile più caldo di sempre in quasi 1/5 del territorio europeo è allarme siccità, tra un 16,7% di zone in allerta arancione e un altro 1,5% dove la situazione è in “rosso” e che comprende anche le regioni del Sud Italia. E anche in Sardegna si segnalano cali per carciofi, pomodoro da industria, cereali, frutta e foraggi, con ripercussioni sull’allevamento.

È quanto emerge da un’analisi Coldiretti su dati dell’Osservatorio europeo sulla siccità di Copernicus relativi alla terza decade di aprile. Il mese scorso è stato globalmente il più caldo mai registrato, con una temperatura media dell'aria in superficie di 15,03 gradi, 0,67°C sopra la media di aprile del trentennio di riferimento 1991-2020, secondo il servizio meteo della Ue.

Nonostante il maltempo delle scorse settimane che ha investito l’Italia e la nuova perturbazione in arrivo, la situazione resta difficile al Sud, non solo nell’Isola ma anche in Sicilia, dove la produzione di foraggio per gli animali è praticamente azzerata. Difficile anche la situazione del grano, che a causa della mancanza di pioggia non riesce a crescere, secondo il monitoraggio Coldiretti. Un problema che interessa anche il granaio d’Italia, la Puglia, dove Coldiretti stima un calo del 30% quest'anno proprio a causa della siccità, mentre sono in difficoltà anche i legumi e alcune varietà di frutta. 

A pesare sulle coltivazioni è la mancanza di acqua per irrigare, tra bacini a secco e infrastrutture fatiscenti. Per questo Coldiretti ha rilanciato la proposta di un piano di invasi di accumulo con pompaggi, promosso assieme ad Anbi, per raccogliere l’acqua che cade e renderla disponibile per le coltivazioni. I laghetti sarebbero realizzati senza cemento, con pietra locale e con le stesse terre di scavo con cui sono stati preparati. L’obiettivo è arrivare a raccogliere il 50% dell’acqua piovana – conclude Coldiretti – che potrebbe essere utilizzate per una molteplicità di altri utilizzi, riducendo il prelievo di quella potabile.

(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata